Parchi per tutti : fruibilità per un'utenza ampliata

LINEE GUIDA PER GLI ENTI DI GESTIONE DEI PARCHI NAZIONALI ITALIANI

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Aspromonte

Parco nazionale dell'aspromonte
cartina del parco nazionale dell'aspromonte clicca l'immagine per ingrandirla in un'altra pagina
clicca l'immagine per ingrandirla

Dati Amministrativi

Sede: Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte - Via Aurora - 89050 Gambarie di S. Stefano in Aspromonte (RC) - Tel. 0965/743060 - Fax 0965/743026 - Ufficio tecnico 0965/744016
E-mail: info.posta@parcoaspromonte.gov.it  
Sito: www.parcoaspromonte.gov.it


Come Arrivarci
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In auto: provenendo da nord seguire l'autostrada A3, uscire al casello di Bagnara di Calabria e proseguire in direzione di Gambarie di Santo Stefano d'Aspromonte. Da Reggio Calabria prendere la SS n. 184 Gallico-Gambarie.
In treno: Villa San Giovanni e Reggio Calabria sono le stazioni più vicine.

La Fruizione del Parco
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Anche il Parco Nazionale dell'Aspromonte è di recente istituzione. La complessità e la natura del territorio non hanno consentito all'Ente Parco di procedere con celerità nel predisporre un numero di strutture adeguate alle dimensioni dell'area.
Dobbiamo tuttavia rilevare che su 7 tra sedi, uffici di zona, musei, aree verdi attrezzate, ostelli ecc., tutti sono fruibili da persone con deficit motori o sensoriali. Informazioni dettagliate nel merito sono riportate nel seguente prospetto (Dati Ente Parco, 2005).
Tabella Dati sulla Fruibilita' del Parco
Nome Struttura Tipologia Telefono Indirizzo/Località
Accessibilità/Visitabilità (art. 2 DM LL.PP.  n. 236/89)
ENTE PARCO Sede 0965/743060 Via Aurora, 89050, Gambarie (RC)
SI 
UFFICIO TECNICOUffici tecnici0965/744016 Via Risorgimento, 89100, Reggio Calabria (RC)
SI 
MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Museo 0965/812255 P.zza De Nava 26, 89100, Reggio Calabria (RC)
SI
AREA VERDE ATTREZZATA Area di sosta   Località Madonnina, 89033, Bova (RC)
SI
AREA "EX PRO LOCO" Area di sosta   Località Trepidò, 89010, Molochio (RC)
SI
MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE Museo   0966/656161Via Regina Elena, 89010, Cittanova (RC)
SI (solo piano terra) 
OSTELLO DELLA GIOVENTù Ostello Villa Verde  0966/653076Circonvallazione est 42, Località Zomaro, 89010, Cittanova (RC)
SI (accesso ristorazione e 2 posti letto al piano terra)

Itinerari
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Numerosi sono gli itinerari che si possono effettuare nella zona, approfittando delle ben segnate piste forestali. Un sentiero conduce alla ripida Pietra Cappa, attraversando per un tratto un antico castagneto. Un altro porta al Lago Costantino, partendo da San Luca. Raccomandabili, inoltre, le escursioni al Montalto e alle Cascate Maesano. Per informazioni si può contattare l'Ente Parco, oppure il Comando di Stazione Forestale a Basilicò e il Gruppo Escursionistico Aspromonte.

L'Ambiente del Parco
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Pini larici  clicca la foto per ingrandirla in un'altra pagina
Pini larici
Nella istituzione del Parco Nazionale della Calabria (del 1968), che a prima vista poteva sembrare una positiva interruzione del lungo periodo di disinteresse italiano in materia di parchi nazionali (l'ultimo era infatti stato lo Stelvio, nel 1935), gli ambientalisti, non senza ragione, videro solo una operazione di pura facciata, che non aumentava di un metro il territorio protetto (interamente ritagliato su tre preesistenti foreste demaniali, oltretutto separate tra Sila e Aspromonte). Dopo molte polemiche, l'errore fu infine corretto con la legge n. 394/91, che ha destinato l'Aspromonte a parco nazionale a se stante (poi istituito con decreto del gennaio 1994), esteso all'intero massiccio. Il territorio del Parco Nazionale dell'Aspromonte è situato interamente in Calabria, nella parte più meridionale della penisola italiana, di fronte alla Sicilia. Si tratta di una enorme piramide di roccia, che sale ripidamente dal livello del mare fino ai 1955 m del Montalto, e che costituisce l'ultimo tratto delle "Alpi Calabresi", termine con il quale i geologi indicano il complesso montuoso formato dalla Sila, dalle Serre e dall'Aspromonte, per evidenziare il fatto che queste montagne, formate da rocce cristalline, principalmente graniti, hanno un'origine e una geologia diverse dall'Appennino vero e proprio, che invece è di origine sedimentaria a predominanza calcarea e termina a Meridione col Pollino e l'Orsomarso. La parte più elevata del massiccio si presenta come un complesso di altipiani, mentre i pendii talora degradano verso il mare con dei giganteschi terrazzi, detti piani o campi, separati da ripidissimi strapiombi; talaltra si presentano invece con guglie aguzze alternate ad orridi che ospitano fiumare o cascate. Le "fiumare" sono i torrenti dell'Aspromonte, che si presentano con ampi letti di detriti, secchi per quasi tutto l'anno, ma che con le piogge invernali vengono inondati improvvisamente dall'acqua. Lungo il corso di una di esse, la Fiumara Bonamico, si incontra il Lago Costantino, uno dei pochissimi laghi europei originato da una frana che ha sbarrato un corso d'acqua (con la differenza, rispetto ad altri esempi di bacini lacustri formatisi per sbarramento, come il Lago di Scanno, che l'origine del Costantino non risale a tempi geologici, ma è recentissima: 31 Dicembre 1972!). Tra queste valli fluviali, di particolare bellezza e suggestione è la Valle del Torrente Ferraina, dove le rocce modellate dal vento e la presenza di lecci plurisecolari colpiti da fulmini offrono un paesaggio dal fascino unico e irripetibile.
Flora e Fauna
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Iistrice  clicca la foto per ingrandirla in un'altra pagina
Iistrice
I grandi boschi montani dell'Aspromonte sono formati da faggio, oppure da faggio misto a pino laricio (una conifera caratteristica della Sila e dell'Aspromonte) o addirittura da faggio misto ad abete bianco (questo albero, che anticamente doveva essere assai diffuso nelle faggete appenniniche, è oggi assai raro). Più in basso si incontrano le querce, e presso il mare la macchia mediterranea; mentre lungo i fiumi crescono la tamerice e l'oleandro. Fra le piante erbacee si ricorda la gigantesca e rarissima felce di origini tropicali Woodwardia radicans, e la Digitalis purpurea, velenosissima pianta dai grandi fiori rossi: l'Aspromonte è l'unica località della Penisola in cui questa pianta è presente (la specie è invece diffusa in Sardegna e in Corsica).

Per quanto riguarda la fauna del parco, la presenza più significativa è la rarissima aquila del Bonelli (meno fortunata della ben più diffusa aquila reale), i cui esemplari presenti in Italia si contano letteralmente sulla punta delle dita. Il lupo, che era scomparso negli anni Cinquanta, è recentemente tornato su questi monti. Pare, inoltre, che l'elusivo gatto selvatico sia ancora relativamente diffuso. Numerosissimi i cinghiali e gli istrici. Altre specie di notevole interesse sono il picchio nero e il gufo reale, in quanto entrambi assai rari in Italia. Da segnalare che in primavera lo stretto di Messina è un importantissimo e frequentatissimo punto di concentrato transito per migliaia di rapaci che migrano dall'Africa verso l'Europa: questo rende l'Aspromonte un eccezionale osservatorio per gli appassionati di uccelli.
Beni Culturali
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L'Aspromonte è terra che da sempre mantiene profondi legami culturali con il Mediterraneo orientale, legami espressi nell'arte, nell'architettura e nelle tradizioni popolari. La storia dei territori dell'Aspromonte è storia antichissima. Tracce di frequentazione neolitica sono diffuse in tutto il Parco, e soprattutto nell'area dell'attuale Bova. Di origine preistorica è anche la Via Grande, un percorso di crinale che collega il Massiccio dell'Aspromonte con le Serre, utilizzato per millenni ed ancor oggi visibile. La colonizzazione greca del VII secolo a.C. diffonde in tutta l'area ionica i segni di quella grande civiltà e cultura che in Italia Meridionale prende il nome di Magna Grecia. Locri, vicina ai confini del Parco, conserva i resti del Santuario di Persefone e della cinta muraria. Fortificazioni e fossati rinvenuti nell'area archeologica del Passo del Mercante sono invece databili all'età romana. Tra il VII e il XII secolo d.C. i territori dell'Aspromonte sono interessati da nuovi flussi migratori di popolazioni greche. Queste più recenti contaminazioni culturali si sono mantenute vive sia nella parlata, detta appunto "grecanica", di alcuni paesi della punta meridionale della Calabria quali Bova, Roccaforte del Greco, Roghudi, Condofuri, che nel particolare disegno di alcuni rilevanti elementi del paesaggio. A Pietra Cappa, nel comune di San Luca, alti roccioni tondeggianti ricchi di grotte e dominati da complessi monastici di origine bizantina ricordano le Meteore della Cappadocia. Importanti sono anche le belle architetture normanne: la Chiesa di Santa Maria Tridetti a Pietra Castello, il Santuario di Polsi a Bagnaia Calabra, la splendida Cattedrale di Gerace, le Chiese di Santa Maria del Mastro e di S.Giovannello, la Chiesa di S.Francesco. Una nota a parte merita infine il centro abitato di Cittanova, nota per l'impianto urbanistico radiale settecentesco.
Artigianato e Prodotti Tipici
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Tra i numerosi prodotti tipici dell'area si segnala la fabbricazione di terrecotte, di ceramiche, di tessuti realizzati con telai a mano e di lavori in ferro battuto. Una menzione a parte merita la lavorazione del legno che va dalla semplice costruzione di utensili da cucina (cucchiai, ciotole) alla produzione di pregiate pipe ricavate dalla radica dell'erica arborea. Caratteristiche della zona, soprattutto a bassa quota, le coltivazioni di bergamotto e gelsomino da cui si ricavano delicate essenze utilizzate nell'industria dei profumi. Tipicamente montana la cucina con piatti come i maccheroni col sugo di maiale o capra, timballi, "il sofritto" (trippa di maiale con peperoncino), insaccati di maiale (soppressate, salsicce ecc.). Tra i dolci si cita il torrone gelato, il torrone alla mandorla e al miele e le pignolate.
Informazioni Turistiche
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• Azienda di Promozione Turistica - Reggio Calabria Tel. 0965/21171 - 24996 Fax 0965/890947
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