Abruzzo
Parco nazionale dell'abruzzo, lazio e molise
- Dati Amministrativi
- Come Arrivarci
- La Fruizione del Parco
- Itinerari
- L'Ambiente del Parco
- Flora e Fauna
- Beni Culturali
- Artigianato e Prodotti Tipici
- Informazioni Turistiche
Dati Amministrativi
Tipologia: Parco Nazionale
Regioni: Abruzzo, Lazio, Molise
Province: L'Aquila, Frosinone, Isernia
Estensione: 49.680 ettari
Istituzione: R.D.L. 11/01/23, n. 257; D.P.R. 10/01/90; D.P.C.M. 26/11/93; D.P.R 24/01/2000
Sede: Ente Parco Nazionale dell'Abruzzo, Lazio e Molise - Viale S. Lucia - 67032 Pescasseroli (AQ) - Tel. 0863/9113249 - Fax 0863/912132
E-mail: info@parcoabruzzo.it
Sito: www.parcoabruzzo.it
Come Arrivarci
In auto: autostrada A 25 con uscita ai caselli di Celano o Pescina da cui si prosegue per Bisegna (o Gioia dei Marsi-Rifugio del Diavolo); autostrada A 1 con uscita a Frosinone da cui si prosegue seguendo le indicazioni per Sora-Forca d'Acero.In bus: per il versante abruzzese si possono raggiungere i centri di Avezzano, L'Aquila e Pescara con i pulmann della società ARPA. Per il versante laziale si possono utilizzare i pullman della Società COTRAL. Nel periodo estivo è in funzione un servizio di pullman diretto per Pescasseroli con partenze da Roma e da Napoli.
In treno: la linea ferroviaria Roma-Pescara può essere utilizzata fino ad Avezzano, mentre da sud si può giungere alla stazione di Alfedena con la linea Sulmona-Isernia.
La Fruizione del Parco
Il Parco Nazionale dell'Abruzzo, Lazio e Molise ha impiegato i suoi 80 anni di vita a realizzare un modello di area protetta che si distingue nel nostro paese per il numero e la qualità delle strutture realizzate e delle azioni svolte in favore della conservazione della natura e della tutela dell'ambiente. A testimonianza del lavoro svolto negli anni concorrono certamente anche i risultati ottenuti nel campo della fruibilità per una utenza ampliata.Su 62 tra strutture, centri visita, uffici di zona, rifugi, musei, aree faunistiche realizzate, 45 risultano fruibili da persone con deficit motori o sensoriali, ai quali vanno aggiunti 3 specifici sentieri naturalistici. Informazioni dettagliate nel merito sono riportate nel seguente prospetto e nella sezione "itinerari" (Dati Ente Parco, 2002) .
Nome Struttura | Tipologia | Telefono | Indirizzo/Località | Accessibilità/Visitabilità (art. 2 DM LL.PP. n. 236/89) |
---|---|---|---|---|
ENTE PARCO | Sede | 0863/910715 | Viale S. Lucia, 67032, Pescasseroli (AQ) | NO |
CENTRO VISITA DI PESCASSEROLI | Museo naturalistico | 0863/910405 | Viale Colli dell'Oro, 67032, Pescasseroli (AQ) | SI |
Laboratorio ecologico | SI | |||
Parco faunistico e centro recupero animali | SI | |||
Giardino appenninico | SI | |||
UFFICIO DI ZONA DI PESCASSEROLI | Ufficio di Zona dell'Ente | 0863/91955 | Via Rovereto, 67032, Pescasseroli (AQ) | SI |
RIFUGIO CAMPEGGIO DELL'ORSO | Campeggio e rifugio | 0863/91955 | S.S. Marsicana 83, 67032, Pescasseroli (AQ) | SI |
CENTRO STUDI ECOLOGICI APPENNINICI | Centro di educazione ambientale - Centro studi e ricerche | 0863/910715 | Viale S. Lucia, 67032, Pescasseroli (AQ) | NO |
RIFUGIO DELLA DIFESA | Rifugi montani riservati ai servizi di sorveglianza e controllo ed ai servizi di educazione ambientale Il Rifugio Forca d'Acero è anche Ufficio di Zona dell'Ente | Loc. Difesa, 67032, Pescasseroli (AQ) | NO | |
RIFUGIO FORCA D'ACERO | Loc. Forca d'Acero, 67032, Pescasseroli (AQ) | NO | ||
RIFUGIO PRATO ROSSO | Loc. Prato Rosso, 67032, Pescasseroli (AQ) | NO | ||
RIFUGIO PESCO DI IORIO | Loc. Pesco di Iorio, 67032, Pescasseroli (AQ) | NO | ||
CENTRO INTERNAZIONALE | Centro di educazione ambientale | 0864/89102 | Via Roma, 67030, Villetta Barrea (AQ) | NO |
BARACCONE | Museo artigianato | Via Roma, 67030, Villetta Barrea (AQ) | SI (piano terra) | |
CENTRO VISITA DI CIVITELLA ALFEDENA | Museo del Lupo appenninico - Museo naturalistico | 0863/890141 | Via Nazionale, 67030, Civitella Alfedena (AQ) | NO |
Ufficio di Zona dell'Ente | SI | |||
Ufficio operativo del servizio educazione ambientale | SI | |||
Area faunistica del Lupo | SI | |||
Area faunistica della Lince | NO | |||
Area attrezzata | SI | |||
Sentieri natura | SI (parzialmente) | |||
RIFUGIO BELVEDERE DELLA LISCIA | Rifugio montano riservato ai servizi di sorveglianza e controllo | Loc. Liscia, 67030, Civitella Alfedena (AQ) | NO | |
CENTRO SERVIZI CASONE ANTONUCCI | Centro di educazione ambientale, Centro di informazione e laboratorio ecologico Centro Multilingue | S.S. Marsicana 83, 67030, Civitella Alfedena (AQ) | SI | |
CENTRO VISITA DI OPI | Museo naturalistico | Via Torre, 67030, Opi (AQ) | NO | |
Ufficio di Zona dell'Ente | SI | |||
Area Faunistica del Camoscio | NO | |||
CENTRO VAL FONDILLO | Ufficio di Zona dell'Ente | Loc. Val Fondillo, 67030, Opi (AQ) | SI | |
Centro Foresta - Museo naturalistico e struttura ricreativa | SI | |||
Centro Scuola Sportivo Educativo Ambientale | SI | |||
Percorso attrezzato | SI | |||
CENTRO VISITA DI BISEGNA | Museo naturalistico del Capriolo | S.S. Marsicana 83, 67050, Bisegna (AQ) | NO | |
Ufficio di Zona dell'Ente | SI | |||
Area faunistica del Capriolo | NO | |||
Sentiero natura | NO | |||
MUSEO DEGLI INSETTI DI S. SEBASTIANO | Museo naturalistico | Via Garibaldi S. Sebastiano, 67050, Bisegna (AQ) | SI | |
RIFUGIO TERRAEGNA | Rifugio montano riservato ai servizi di sorveglianza e controllo | Loc. Terraegna, 67050, Bisegna (AQ) | SI | |
CENTRO VISITA DI VILLAVALLELONGA | Museo naturalistico del Cervo | 0863/949261 | Via Colle di Marco Andrea, 67050, Villavallelonga (AQ) | NO |
Ufficio di Zona dell'Ente | SI | |||
Area faunistica del Cervo e dell'Orso | NO | |||
Sentiero natura | NO | |||
Laboratorio ecologico | SI | |||
Orto botanico con stagno didattico e giardino botanico | SI | |||
RIFUGIO COPPO DELL'ORSO | Rifugio montano riservato ai servizi di sorveglianza e controllo | Loc. Coppo dell'Orso, 67050, Villavallelonga (AQ) | SI | |
CENTRO RAPACI | Centro recupero animali | Loc. Valle Capraia, 67030, Barrea (AQ) | SI | |
UFFICIO DI ZONA DI BARREA | Ufficio di Zona dell'Ente | Via Roma, 67030, Barrea (AQ) | SI | |
RIFUGIO FORCA RESUNI | Rifugio montano riservato ai servizi di sorveglianza e controllo | Loc. Forca Resuni, 67030, Barrea (AQ) | NO | |
RIFUGIO DEL DIAVOLO | Rifugio - Ostello | 0863/88152 | S.S. Marsicana - Loc. Passo del Diavolo, 67050, Gioia dei Marsi (AQ) | SI |
CENTRO VISITA DI VILLALAGO | Ufficio di Zona dell'Ente e centro artigianato | Via Celestino Lupi, 67030, Villalago (AQ) | SI | |
CENTRO VISITA DI SCANNO | Ufficio di Zona dell'Ente e centro per conferenze | Loc. Frattura, 67030, Scanno (AQ) | SI | |
Museo naturalistico del Lago | Loc. Lago di Scanno, 67038, Scanno (AQ) | SI | ||
Area faunistica del Camoscio | Loc. Monte Rotondo, 67038, Scanno (AQ) | SI | ||
CENTRO VERDE | Museo naturalistico, Ufficio di Zona dell'Ente e centro di educazione ambientale | 0862/870002 | Viale Roma, 67050, Ortona dei Marsi (AQ) | SI |
UFFICIO DI ZONA DI GIOIA DEI MARSI | Ufficio di Zona dell'Ente | 67055, Gioia dei Marsi (AQ) | SI | |
RIFUGIO LA CICERANA | Rifugio montano riservato ai servizi di sorveglianza e controllo | Loc. La Cicerana, 67055, Lecce nei Marsi (AQ) | SI | |
CENTRO VISITA DI PIZZONE | Museo naturalistico dell'Orso e centro per conferenze | 0865/951435 | Loc. Vigna dei Santi, 86071, Pizzone (IS) | SI |
Ufficio di Zona dell'Ente | SI | |||
Area faunistica dell'Orso | NO | |||
Sentiero natura | NO | |||
Laboratorio ecologico | SI | |||
RIFUGIO DEL FALCO | Rifugio montano riservato ai servizi di sorveglianza e controllo ed alle attività scientifiche | Loc. Le Forme, 86071, Pizzone (IS) | SI | |
CENTRO VISITA DI SCAPOLI | Museo della Zampogna | 86070, Scapoli (IS) | SI | |
Ufficio di Zona dell'Ente | SI | |||
UFFICIO DI ZONA DI CASTEL SAN VINCENZO | Ufficio di Zona dell'Ente | 86071, Castel san Vincenzo (IS) | SI | |
UFFICIO DI ZONA DI ROCCHETTA AL VOLTURNO | Ufficio di Zona dell'Ente | 86070, Rocchetta al Volturno (IS) | SI | |
UFFICIO DI ZONA DI PICINISCO | Ufficio di Zona dell'Ente | 03040, Picinisco (FR) | SI |
Itinerari
E' possibile visitare il parco servendosi degli oltre 150 sentieri segnati e riportati sulla carta turistica del Parco Nazionale dell'Abruzzo, Lazio e Molise, reperibile in tutti gli uffici di zona e presso i comuni del parco. Il periodo migliore per la visita va dalla primavera avanzata all'autunno, prima che la neve ricopra tutto. Fra gli itinerari più affascinanti da percorrere per andare alla scoperta del parco, si segnalano quello che da Civitella Alfedena raggiunge il Rifugio Forca Resuni, percorrendo la Val di Rose, quelli che raggiungono il Lago Vivo, la Camosciara, il Rifugio Prato Rosso, e queli che percorrono la Val Fondillo. A Pescasseroli è possibile visitare il Museo del Parco e il Parco Faunistico, mentre a Civitella Alfedena si trova il Museo del Lupo e le Aree Faunistiche del Lupo e della Lince. Villavallelonga, infine, offre il Museo del Cervo, mentre a Opi si può visitare l'area faunistica dedicata al camoscio. In alcuni rifugi del parco è possibile pernottare dietro richiesta scritta preventiva. Per ogni ulteriore informazione ci si può rivolgere alla sede dell'Ente Parco a Pescasseroli o anche a tutti gli uffici di zona (sono uffici informazioni gestiti dall'Ente Parco, presenti in tutti i comuni dell'area), tenendo però presente che quello di Pescasseroli e quello di Civitella Alfedena sono gli unici aperti tutto l'anno. Oltre all'ambiente naturale, si consiglia di visitare anche i numerosi centri abitati del parco, molti di importanza storica.Si segnalano inoltre i seguenti sentieri e/o i percorsi fruibili da parte di persone con deficit motori o sensoriali:
Denominazione sentiero | Località di partenza | Comune | Località di arrivo | Comune | Durata media percorso | Lunghezza percorso (m) | Manutenzione periodica (si/no) |
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PERCORSO NATURALISTICO AREA LONTRA | Via B. Virgilio | Villetta Barrea (AQ) | Area lontra - Via Masserie | Villetta Barrea (AQ) | 20 min | 1.500 m | SI |
PERCORSO ATTREZZATO VAL FONDILLO | Loc. Val Fondillo | Opi (AQ) | Loc. Val Fondillo | Opi (AQ) | 10 min | 650 m | SI |
PERCORSO GIOIA VECCHIO - RIFUGIO DEL DIAVOLO - RIFUGIO LA CICERANA | Passo del Diavolo | Gioia dei Marsi (AQ) | Rifugio La Cicerana | Lecce nei Marsi (AQ) | 2 h | 8.000 m | SI |
L'Ambiente del Parco
Il Parco Nazionale dell'Abruzzo, Lazio e Molise è uno dei più "vecchi" d'Italia; ha 80 anni e se li porta ottimamente. Oltre che nella Regione da cui originariamente prendeva il nome, il territorio protetto si estende anche nel Lazio e nel Molise, come peraltro riconosciuto dalla sua nuova denominazione approvata con una legge agli inizi del 2001. Il parco protegge aree ancora selvagge, che aiutano ad immaginare come anticamente doveva presentarsi l'Appennino. Il territorio del parco è montuoso, anche se i rilievi non sono molto alti: il monte Petroso (massima quota del parco) raggiunge i 2.249 metri. Quasi tutti gli ambienti appenninici sono racchiusi nei confini del parco: montagne aspre o dolci, pendici brulle o boscose, pascoli d'alta quota, faggete, boschi misti di caducifoglie, boschi di conifere. Anche la presenza delle acque (sia superficiali che sotterranee) è un'importante caratteristica del luogo. Proprio nel parco nasce il fiume Sangro, che si arricchisce di numerosi torrenti man mano che scende a valle; per scopi idroelettrici sono stati creati i due laghi artificiali di Barrea (sul Sangro) e di Grottacampanaro nella Val di Comino. Il solo lago naturale del parco è il Lago Vivo, piccolo, ma bellissimo, che si alimenta con sorgenti sotterranee e con acque di scioglimento delle nevi. I monti del parco portano le tracce di uno sfruttamento agro-silvo-pastorale durato secoli: fino a 50 anni fa qui si allevavano milioni di pecore, che in autunno venivano trasferite, con la famosa "transumanza", in Puglia. Oggi la pastorizia sta cedendo il passo, come risorsa economica, al turismo.Flora e Fauna
La caratteristica più importante della vegetazione del parco è l'estensione di boschi e foreste, composti da alberi non di rado plurisecolari: alcuni raggiungono un'età superiore ai cinquecento anni. La faggeta è l'associazione forestale più estesa, composta, oltre che dal faggio, anche da altre specie quali l'acero napoletano, l'acero di monte, il tasso, l'agrifoglio e la betulla, che trova, in questi territori, uno dei pochi ambienti favorevoli dell'Appennino. A quote più basse si incontra il querceto caducifoglio, composto da cerro e roverella, a cui si uniscono l'orniello, l'acero minore e l'acero campestre. Lungo i corsi fluviali si sviluppa la vegetazione ripariale con salice bianco, carpino bianco, pioppo nero e tiglio. In particolari condizioni climatiche ed ambientali, si sono sviluppate alcune piccole formazioni di castagno e sporadici lembi di macchia mediterranea, composta in prevalenza da leccio. Sicuramente uno degli aspetti più interessanti che la vegetazione del parco offre, è dato dalla presenza del pino nero di Villetta Barrea, una specie endemica (cioè esclusiva) di questa parte dell'Appennino. Essa si sviluppa in prevalenza sulle rocce dolomitiche della Camosciara e nelle località circostanti. Al limite tra la faggeta e le praterie di alta quota si sviluppa talora una fascia di vegetazione arbustiva caratterizzata dalla presenza di specie quali il pino mugo ed il ginepro nano. La flora erbacea del parco annovera numerose specie rare o endemiche. Per la loro bellezza si ricordano la nigritella, il giglio rosso, il giglio martagone, la peonia e la genziana maggiore. Importantissima la presenza della rara scarpetta di Venere, un'orchidea che cresce solo in questa zona dell'Appennino e sulle Alpi, e del giaggiolo marsicano, endemismo di questa area. Per avere un'idea più precisa della flora del parco aggiungiamo solo che le specie di piante superiori sono circa 1.200!Anche dal punto di vista faunistico il parco è un'area davvero unica: infatti questo è il solo luogo in Italia dove siano ancora presenti tutti i grandi mammiferi che un tempo popolavano l'Appennino. Anzitutto, il simbolo del parco: l'affascinante orso bruno marsicano (sottospecie diversa - ed esclusiva - rispetto all'orso bruno europeo) che popola queste foreste con 70-80 esemplari. Poi un altro animale unico: il camoscio d'Abruzzo (anch'esso ben diverso dai suoi parenti alpini), che si lascia facilmente osservare da alcuni dei sentieri che raggiungono le più alte vette del parco. La popolazione di questo nobile ungulato, che qualche decina di anni fa era sull'orlo dell'estinzione, ha ora ripreso la rassicurante consistenza di circa 500 esemplari. E non è tutto: alcune decine di lupi si aggirano per i monti del parco, cacciando i cervi e i caprioli che l'Ente Parco ha reintrodotto negli anni '70 (difficilmente il visitatore incontrerà però gli schivi caprioli, mentre assai probabile è l'incontro con i disinvolti cervi). Gatti selvatici, martore, faine, tassi e cinghiali completano il quadro, cui bisogna poi aggiungere gli uccelli, che annoverano ad esempio la maestosa aquila reale e il rarissimo picchio di Lilford. Coloro che percorrono i sentieri di alta montagna possono godere della compagnia del gracchio corallino, del fringuello alpino, del codirosso spazzacamino; nei boschi, invece, risuonano i richiami delle ghiandaie e dei picchi verdi, mentre innumerevoli poiane volteggiano alte nel cielo. Sui laghi si possono incontrare alcuni uccelli acquatici, come aironi cenerini, svassi, anatre. Moltissimi, ovviamente, gli insetti, tra cui risaltano alcune specie rare.
Beni Culturali
Quello dell' Abruzzo, Lazio e Molise è uno dei parchi nazionali italiani di più antica istituzione. Considerato da sempre uno dei siti simbolo della conservazione della natura nel nostro Paese, esso è al tempo stesso la conferma che i parchi italiani sono per la loro stessa storia i luoghi in cui meglio è testimoniato il millenario rapporto tra la presenza umana e la natura. La ricerca di un equilibrio possibile tra le attività e i segni lasciati dalle comunità antropiche e le risorse offerte dagli ambienti naturali si ritrova nel disegno del territorio, si sviluppa negli spazi edificati e nelle campagne, si insinua tra i boschi e gli ambiti pastorali, si snoda lungo le rotte delle migrazioni ed i percorsi della transumanza. Tipici del paesaggio montano e dell'attività pastorale sono gli stazzi abbandonati del Monte Marsicano, testimonianze della vita e dell'attività dell'uomo su queste montagne. I paesi di Opi e di Civitella Alfedena sono validi esempi di centri storici costruiti ricercando il miglior adattamento al sito, alle condizioni ambientali, alle esigenze storiche e socio-economiche. Entrambi sono costruiti in pietra calcarea, con i tetti in tegole, gli infissi realizzati in legno e i camini tradizionalmente usati per il riscaldamento delle case. Il centro urbano di Opi si sviluppa però secondo una tipologia urbanistica che è quella che privilegia la linea di crinale e l'articolazione in senso longitudinale lungo la strada principale, mentre Civitella Alfadena si arrocca in modo suggestivo ai piedi dei monti, risolvendo i due paesi in modo formalmente diverso la medesima esigenza di integrazione tra presenza umana ed ambiti naturali. I centri urbani di Villetta Barrea e Pescasseroli, sedi di famiglie nobili, fanno mostra di alcuni bei palazzi patrizi. Esterno alla perimetrazione del parco, ma in stretta relazione con esso, il paese di Scanno ha un bellissimo centro storico caratterizzato da lunghe file di antiche case a schiera separate da ballatoi. Ai confini del parco, ai piedi delle Mainarde e quindi sul versante molisano, sorgono i paesi di Cerro al Volturno, con il suo poderoso castello, e di Rocchetta Volturno, con la bella Abbazia di San Vincenzo al Volturno dell'VIII secolo. Sito di rilevante importanza per tutto il periodo medioevale, questa Abbazia conserva al suo interno, nella cripta dell'Abate Epifanio, alcuni pregevoli affreschi del IX secolo. I grandi eventi della storia hanno lasciato tracce profonde in questi territori. Se la presenza dei monaci benedettini non solo ha diffuso e tenuto viva la cultura cristiana per tutto il medioevo in queste valli, ma ne ha costellato le rupi di Abbazie e Cenobi e originato la fondazione di monasteri come quello famoso di San Vincenzo al Volturno, sono stati i Saraceni sul finire del IX secolo non solo a saccheggiare borghi e campagne, ma anche a importare motivi culturali diversi e a fondare il paese di San Biagio Saracinisco.Artigianato e Prodotti Tipici
Le popolazioni locali svolgono attività pastorizie e agricole di origine antichissima, legate ad un'economia di sussistenza. Ancora oggi, con i dovuti ammodernamenti, una delle risorse principali degli abitanti è la pastorizia, insieme a tutte le attività che fanno da contorno, come la produzione casearia. Sopravvive un artigianato di tipo rurale come l'intaglio del legno e la lavorazione del rame e del ferro battuto oltre che la produzione di oggetti in cuoio. Da segnalare a Scanno la lavorazione di pizzi e merletti a tombolo (cuscino sul quale si esegue il ricamo a fuselli) e la lavorazione della filigrana d'oro e d'argento utilizzata nella produzione di oggetti sacri. Piatti tipici sono gli spaghetti alla chitarra (pasta fatta in casa passata attraverso un telaio, la chitarra appunto, che conferisce agli spaghetti la tipica sezione quadrata) e i ravioli ricotta e formaggio; tra i secondi la pecora alla brace, l'agnello scottadito, il pecorino e le scamorze allo spiedo la fanno da padrona. Tra i dolci si ricordano il Pan dell'Orso, dolce tipico fatto con mostaccioli, crema di mandorle e ripieno di mosto cotto o cioccolato, e i pan di spagna a forma di bambola, dedicati alle bambine, o di cavalluccio, per i maschietti, tradizionalmente prodotti a Gioia dei Marsi.Informazioni Turistiche
• IAT (Informazioni Accoglienza Turistica) - L'Aquila Tel. 0862/22306 Fax 0862/27486• IAT ( Informazioni Accoglienza Turistica) - Pescasseroli (AQ) Tel.0863/910097 Fax 0863/910461
• IAT (Informazioni Accoglienza Turistica) - Scanno (AQ) Tel. 0864/74317 Fax 0864/747121
• Ente Provinciale per il Turismo - Isernia Tel. 0865/3992 - Fax 0865/50771
• Azienda di Promozione Turistica - Frosinone Tel. 0775/83381 Fax 0775/833837