Parchi per tutti : fruibilità per un'utenza ampliata

LINEE GUIDA PER GLI ENTI DI GESTIONE DEI PARCHI NAZIONALI ITALIANI

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Pelagie

Isole Pelagie
cartina del Isole Pelagie clicca l'immagine per ingrandirla in un'altra pagina
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Dati Amministrativi

Tipologia: Area Marina Protetta
Regioni: Sicilia
Province : Agrigento
Dimensioni: totale superficie 4.136 ha (zona A 80 ha per 5.426m di costa, zona B 1.364 ha per 9.643m di costa, zona C 2,692 ha per 31.210m di costa) per 46.279m di costa
Istituzione: L. n. 979/82; D.I. 21/10/02
Ente Gestore: gestita provvisoriamente dal Comune di Lampedusa e Linosa - Via Vittorio Emanuele 20 - 92010 Lampedusa (AG) - Sede AMP - Via Roma 36 - 92010 Lampedusa - Tel. 0922/975780 - Fax 0922/975780
Comuni interessati: Comune di Lampedusa e Linosa - Via Vittorio Emanuele 20 - 92010 Lampedusa (AG) - Tel. 0922/970012 - Fax 0922/970027
Capitaneria di Porto competente : Via Gitemi, 55 - 92014 Porto Empedocle (AG) - Tel. 0922/636640 - Fax 0922/636469
Servizi medici : Guardia medica - Tel. 0922/970604; Camera iperbarica di Lampedusa - Tel. 0922/970604
Carta nautica di riferimento: n. 217 scala 1:25.000; n. 947 scala 1:50.000
E-mail: amp_pelagie@virgilio.it
Sito: www.isole-pelagie.it


Come Arrivarci
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In auto: da Agrigento prendere la SS n. 115 e raggiungere Porto Empedocle.
In bus: si può utilizzare l'autolinea Lumia da Palermo e da Trapani per raggiungere Porto Empedocle.
In treno: scendere alla stazione Agrigento Centrale, linea Palermo-Agrigento e Caltanissetta-Agrigento.
In traghetto: un traghetto della SIREMAR collega giornalmente Porto Empedocle con Linosa e Lampedusa. Nel periodo estivo le isole sono inoltre collegate con gli aliscafi della Ustica Lines.
In aereo: Lampedusa è collegata giornalmente con Palermo.




La Fruizione del Parco
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L'area marina protetta, istituita nel 2002, è gestita provvisoriamente dal Comune di Lampedusa che rilascia le autorizzazioni per la fruizione dell'area (tel.-fax 0922/975780). Quest'ultima è regolamentata secondo una suddivisione in zone a differente grado di tutela e protezione ambientale (Zona A, B, e C). Per informazioni più dettagliate sulle attività consentite in ciascuna zona si rimanda al provvedimento istitutivo dell'area marina protetta riportato nel sito www.minambiente.it e sul sito dell'area. L'isola di Lampedusa, inoltre, è tutelata dalla Riserva Naturale Orientata, istituita dalla Regione Sicilia, che interessa una fascia costiera con le spiagge dell'isola dei Conigli, di Cala Pulcino e di Cala Galera, creata prevalentemente per proteggere un importante sito di ovodeposizione delle tartarughe marine.

Itinerari: per quello che riguarda gli itinerari a mare si segnalano le numerose immersioni da svolgere nei fondali delle isole. A Lampedusa, per esempio, si segnala Capo Grecale, la spiaggia dei Conigli e Taccio Vecchio. A Linosa invece si segnala la secca Secchitella e i Faraglioni, mentre a Lampione tutta la parete ovest è ottima per le immersioni.
Dal 2005 con i mezzi dell'ente e dietro rilascio di autorizzazione è possibile l'accesso via mare alla spiaggia dei conigli anche alle persone con disabilità (sono sette i disabili accompagnati in visita con i gommoni dell'ente parco nei primi mesi del 2005).

Nella presente scheda non sono riportati i dati relativi all'accessibilità e alla fruibilità delle strutture e dei servizi in quanto l'area è di recente istituzione.




L'Ambiente del Parco
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Scoglio Vela a Lampedusa  clicca la foto per ingrandirla in un'altra pagina
Scoglio Vela a Lampedusa

Il paesaggio e la natura: pelaghiè significa isole dell'alto mare, nome dato dai Greci alle isole Pelagie che emergono solitarie, più vicine all'Africa che alla Sicilia. Lampedusa dista infatti solo 61 km dalla costa tunisina, e ben 116 km da quella italiana. Anche il paesaggio ha un'impronta marcatamente africana, con ambienti brulli e aridi soprattutto a Lampedusa. Su quest'isola, di natura calcarea, l'originaria macchia mediterranea è stata degradata dall'uomo per far posto alle coltivazioni, con il risultato che il suolo che ricopriva la roccia è stato presto dilavato dalle acque piovane e le isole sono rimaste nude, ricoperte soltanto da una steppa mediterranea. La natura vulcanica di Linosa favorisce invece lo sviluppo di una vegetazione più rigogliosa, per la diversa natura e conformazione del suolo. Mentre infatti il terreno di Lampedusa, di natura calcarea, molto compatto e pianeggiante, è soggetto durante le piogge a dilavamenti continui, quello di Linosa, di natura vulcanica, è maggiormente poroso e riesce così ad assorbire quasi tutta l'acqua piovana. Lampione, invece, è un isolotto lungo 700 m, largo 180, l'altezza massima raggiunge i 40 m; si trova a 17 km a nord-ovest di Lampedusa, è completamente disabitato e ospita un faro che si raggiunge con un piccolo sentiero. Si può raggiungere in barca da Lampedusa con un'ora di navigazione; è il paradiso degli uccelli, che vi nidificano indisturbati, e dei sub che nelle acque di Lampione possono provare anche il brivido dell'incontro con lo squalo grigio. Da un punto di vista faunistico l'elemento di spicco delle Pelagie è senza dubbio la presenza della tartaruga carretta (Caretta caretta), oramai molto rara in Italia che ha scelto Lampedusa e Linosa come uno dei pochi siti certi di ovodeposizione. Anche l'avifauna ha grande importanza con specie migratorie che vanno dal marangone dal ciuffo (Phalacrolorax arestotelis) al fenicottero, ed altre stanziali che nidificano come il falco della regina (Falco eleonorae), della berta maggiore (Calonectris diomedea) del gabbiano reale, della calandrella (Calandrella cinerea), e dell'occhiocotto.

L'ambiente marino: per quanto riguarda Lampedusa, la morfologia dei fondali ricalca quella emersa. Ampie franate nel settore settentrionale ed occidentale con fondali che terminano su distese di sabbia e posidonia, fondali meno profondi a meridione con sterminati posidonieti che superano abbondantemente i 40 m di profondità. Oltre settecento specie diverse di fauna e flora sono state revisionate dall'AMP nel 2005. Degna di attenzione è la presenza del pesce pappagallo (Sparisoma cretense) con le due livree maschile e femminile e di alcune specie di squali, delle balennottere comuni (Balenottera physalus), delle ricciole fasciate (Seriola fasciata). Linosa costituita da una serie di vulcani ormai spenti mostra il suo massimo splendore anche sott'acqua dove ripidi coni vulcanici sprofondano negli abbissi del mare circostante lasciando i subacquei che la conoscono esterefatti di cotanta bellezza.


Beni Culturali
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La storia di Lampedusa è testimoniata da un rilevante patrimonio archeologico. E' probabile che l'isola fosse frequentata fin dalla preistoria, anche se lunghi periodi di abbandono caratterizzano talune epoche: resti di fondi di capanne neolitiche sono situati a Cala Pisana e a Capo Grecale. Alcune tracce di insediamenti fenici, greci, romani ed arabi sembrano confermare il fatto che la posizione geografica di Lampedusa attirasse molte civiltà. Le campagna di scavo eseguite dalla Sovrintendenza di Agrigento hanno riportato alla luce resti di un abitato tardo romano, una necropoli ancora da esplorare. Sebbene il patrimonio storico-culturale delle isole sia di notevole interesse molti siti sono ancora oggi non fruibili al pubblico e molti reperti custoditi nei musei di Agrigento. Di notevole fattura tre monumenti dello scorso secolo, degli scultori Cascella e Pomodoro a Lampedusa e Linosa.


Artigianato e Prodotti Tipici
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Grotta - Isola di Lampedusa  clicca la foto per ingrandirla in un'altra pagina
Grotta - Isola di Lampedusa

La pesca, assieme al turismo, rappresenta la principale risorsa economica dell'isola. Lampedusa, però, oltre che per il pregiato pesce fresco, è famosa anche per la fiorente lavorazione del pesce azzurro conservato (sott'olio e salato) e per la produzione di specialità ittico-conserviere tipiche dell'isola ed esportate nel resto d'Italia e all'estero. Resiste una limitata attività agro-pastorale che produce ricotta e formaggio fresco, raro vino di zibibbo, modeste quantità di capperi: rinomati sono quelli di Linosa, assieme alle lenticchie ed al vin cotto. Le donne lampedusane conoscono molto bene i segreti dell'arte del ricamo e dell'uncinetto e lungo il corso Roma, in poco tempo riescono a creare borsette, cappellini, quadretti, ecc. Costeggiando il porto, invece, si possono osservare, esposte al sole come ciambelle dorate, le pregiate spugne del mare di Lampedusa, infilate, una dopo l'altra, ad una corda e lasciate essiccare dopo un lungo e delicato procedimento. L'abilità richiesta nella lavorazione delle spugne eleva alcuni pescatori lampedusani a veri e propri professionisti di quest'arte, diventata ormai rara perché ereditata da pochissimi. Nell'isola, infine, sopravvivono gli antichi mestieri legati alla lavorazione del legno e del ferro battuto e c'è ancora il mastro d'ascia per la costruzione e manutenzione delle coloratissime barche di legno dei pescatori di Lampedusa.


Informazioni Turistiche
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