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Quadro Generale

il quadro internazionale e nazionale di riferimento in materia di disabilità
Il 2003 quale Anno Europeo delle persone con disabilita'
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Vasche tattili, Acquario di Genova clicca la foto per ingrandirla in un'altra pagina
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Sulla scia dei tangibili risultati raggiunti negli ultimi anni a livello internazionale e comunitario (nota 19) per migliorare le condizioni di vita indipendente e di relazione delle persone con disabilità, la Commissione Europea si è concretamente impegnata, con il Parlamento, gli Stati membri e le ONG (Organizzazioni Non Governative), a rafforzare le politiche attive e a dare impulso alla cooperazione sulle diverse questioni relative alla disabilità. Con il fine specifico di diffondere l'informazione, stimolare la presa di coscienza e di incoraggiare la partecipazione, di creare processi innovativi e rafforzare l'idea di cittadinanza europea, la Commissione, in data 5 giugno 2001, ha proposto al Consiglio dell'Unione Europea di proclamare l'anno 2003 come " Anno Europeo delle Persone con Disabilità ". Il Consiglio dell'Unione Europea, accogliendo la proposta, con la Decisione del 3 dicembre 2001 (nota 20) ha proclamato il 2003 "Anno Europeo delle Persone con Disabilità".

Gli obiettivi dell'iniziativa sono stati (nota 21):

La proclamazione dell'"Anno Europeo delle Persone con Disabilità" coincide con il decimo anniversario dell'adozione delle "Regole Standard per il raggiungimento delle pari opportunità per i disabili" da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (nota 22). I principi indicati nelle "Regole Standard" hanno dato ispirazione alla strategia europea di tutela dei diritti umani delle persone con disabilità, basata sulla non discriminazione, sulle politiche di inclusione sociale, e legata al mainstreaming e all'uguaglianza delle opportunità.

L'Italia, come gli altri Stati membri dell'Unione, ha realizzato, a livello nazionale, le misure previste nella Decisione del Consiglio dell'Unione Europea. Innanzitutto, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in copresidenza con il Dipartimento per le Politiche Comunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato istituito l'Organismo di Coordinamento Nazionale; esso, composto da rappresentanti di Ministeri, Regioni, Enti locali ed Associazioni, ha avuto il compito di favorire la collaborazione interistituzionale a vari livelli affinché l'esigibilità dei diritti civili delle persone con disabilità sia garantita e assicurata in ogni ambito della vita quotidiana. Come dimostrato dalle esperienze in atto, da quelle dell'integrazione scolastica a quelle lavorative o della fruizione del tempo libero, tale lavoro si deve ritenere fondamentale; infatti, solo quando si è in grado di offrire servizi e interventi coordinati è possibile realizzare effettive condizioni di pari opportunità.

A livello nazionale e regionale sono così proliferate numerose iniziative (nota 23) che, in sintesi, riguardano tre macroaree legate ai temi della " sensibilizzazione e diffusione delle innovazioni tecnologiche ", pensate per meglio rappresentare la situazione delle persone con disabilità e favorire la loro comunicazione e integrazione, della " mobilità ", nonché degli " interventi a favore delle persone con disabilità gravi e delle loro famiglie ", con particolare riferimento agli interventi mirati al miglioramento della qualità della vita familiare.

Per ciò che riguarda l'Europa (nota 24), è opportuno ricordare l'impegno del Forum Europeo sulla Disabilità (EDF , European Disability Forum) . Si tratta di un'associazione internazionale senza fine di lucro, con sede a Bruxelles, creata nel 1996 da organizzazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie per dare alle stesse persone una voce indipendente nei confronti dell'UE. Allo stesso modo di altre organizzazioni dello stesso genere, essa definisce il suo ruolo nella promozione delle pari opportunità e della non discriminazione, nonché nella tutela dei diritti umani fondamentali attraverso la partecipazione attiva all'elaborazione di politiche e campagne sui diritti.

Esso trova le sue radici nei movimenti per i diritti civili sorti negli anni '60 che hanno cominciato a proporre la disabilità non più come una tragica deviazione dalla normalità, ma come uno status sociale troppo spesso soggetto a discriminazioni. Questa interpretazione ha portato a riconoscere nella disabilità un ambito non più o non solo di politica assistenziale, ma di lotta per aumentare nella coscienza sociale la consapevolezza delle molteplici problematiche racchiuse nel termine "disabilità".

Nell'ambito delle attività politiche di preparazione dell'Anno 2003, il Forum Europeo delle Persone con Disabilità ha chiamato il Governo Italiano ad attivarsi in azioni concrete e politiche attive nei settori in cui le persone con disabilità si scontrano con la discriminazione e l'esclusione. Insieme hanno redatto un Memorandum (nota 25) che conteneva proposte di azione per il Governo affinché il semestre di Presidenza Italiana dell'Unione Europea porti significativi sostegni all'Anno 2003.

La normativa nazionale
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Il quadro normativo in materia di accessibilità e superamento delle barriere architettoniche è molto complesso per essere trattato nell'ambito della presente pubblicazione; per tale motivo, per una trattazione più specifica, si rimanda alle numerose pubblicazioni esistenti (nota 26). Nella seguente tabella sono comunque riportati i principali riferimenti normativi nazionali sul tema dell'accessibilità, fruibilità e rimozione delle barriere architettoniche.

Principale Normativa Nazionale sull'Accessibilita'
Riferimenti normativi
Contenuti
C.M.LL.PP. n. 425 del 29/01/67
Norme standard per l'edilizia residenziale
C.M.LL.PP. n. 4809 del 19/06/68
Norme per l'utilizzazione degli edifici a carattere sociale
L. n. 118 del 30/03/71
Invalidi civili: assistenza, istruzione ed eliminazione delle barriere
D.M.P.I. del 18/12/75
Norme tecniche relative all'edilizia scolastica
L. n. 41 del 28/02/86
Legge finanziaria 1986
L. n. 13 del 09/01/89
Eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati
D.M.LL.PP. n. 236 del 14/06/89
Prescrizioni tecniche per l'accessibilita', la visitabilita' e l'adattabilita'
C.M.LL.PP. n. 1669/U.L. del 22/06/89
Norme esplicative della L. n. 13/1989
C.M.M.M. n. 259 del 23/01/90
Norme attuative della L. n. 13/1989
L. n. 15 del 15/01/91
Norme per favorire la votazione di elettori non deambulanti
L. n. 394 del 06/12/91
Legge quadro sulle aree protette
L. n. 104 del 05/02/92
Legge quadro sull'handicap
C.M.M.M. n. 280 del 25/03/92
Disposizioni applicative della L. n. 104/92, art 23
D.M.G.G. del 17/01/95
Interventi negli istituti penitenziari
D.P.R. n. 503 del 24/07/96
Nuova disciplina sull'eliminazione delle barriere architettoniche
L. n. 68 del 12/03/99
Norme per il diritto al lavoro dei disabili
L. n. 328 del 08/11/00
Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali
D.P.R. n. 380 del 06/06/01
Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia

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